21.6.12

Il mio contributo al dibattito sulla delibera della Giunta Capitolina concernente la Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea

bene bene, a questa concentrazione di intelligenze che affrontano le varie questioni e italianamente trovano soluzioni, vorrei porre alcuni quesiti:
- qualcuno di loro ha mai visto come funzionano i teatri di cintura delle grandi capitali europee? perché noi il naso fuori non lo mettiamo, gli stranieri sì. e così il vicesindaco francese in una torrida giornata di giugno 2009 è piombato a TBQ a vedere come funziona un teatro biblioteca, quanto è costato e quanto costa (moooooooooooooooolto meno di quanto spendono loro, e con una programmazione altrettanto fitta e qualificata);
- qualcuno di loro ha mai ascoltato quelli che nei teatri di cintura passano per lavoro o per diletto tanto tempo?

passi di non aver interpellato per esempio Maria Teresa Raffaele, Romano Meuti, Gregorina Mariani, Cristiana Minardi, accaniti lettori e spettatori di TBQ. certo cosa c'entrano gli utenti in questa storia!
nessun problema: ci siamo fatti carico noi di interpellarli e diffondere i loro giudizi e suggerimenti. Cristiana ha partecipato con lo splendido Arlecchino che è nella bacheca di TBQ.
passi di non aver interpellato me, che a TBQ ho trascorso per 18 mesi non meno di 12 ore al giorno, dalla consegna delle chiavi da parte della ditta costruttrice alla fine di giugno del 2009, e poi negli ultimi 3 anni quasi tutto il mio tempo lavorativo: troppo vecchia e logorroica!
passi di non aver avuto la curiosità di trascorrere una mezza giornata a TBQ, fra gli studenti che in biblioteca preparano gli esami; la signora del bar che li rifocilla; i bambini che ormai conoscono il percorso e vanno in sala ragazzi a prendere i libri da leggere la sera prima di addormentarsi; i tecnici del teatro che accolgono con grande disponibilità tutte le compagnie che arrivano, piccole e grandi, titolate e sconosciute; i ragazzi che fuori giocano a pallone; ecc. ecc.

ma almeno - che so - chiedere lumi a Fiona Sansone, che da volontaria del servizio civile il 12 dicembre 2007 ha partecipato alla inaugurazione della struttura con letture per bambini, e poi nel corso di questi anni a TBQ ha sempre lavorato, studiato, dedicato tempo all'approfondimento e alla formazione e poi il 15 aprile 2012 ha presentato il suo spettacolo da regista;
oppure a Gianni Bissaca, che per primo ci ha insegnato cosa è una lettura condivisa;
a Roberto Anglisani, che ci ha fatto diventare per un'ora di spettacolo autenticamente bambini, con stupore e curiosità;
a Lisa Natoli, che ci ha fatto attraversare con dedizione la letteratura prestata al cinema;
a Barbara Della Polla, che ci ha accompagnato alla scoperta di artisti e ci ha fatto diventare tutti creatori di opere d'arte;
a Massimo Talone, che ha insegnato ai ragazzi del quartiere ad utilizzare i loro potenti cellulari per provare a diventare videomaker;
ai musicisti del gruppo "Spacciatori di sogni" che hanno portato a TBQ gli strumenti musicali di tutto il mondo;
e qui l'elenco sarebbe lunghissimo.

alcune cose hanno funzionato bene, altre meno. tutto è perfettibile - per fortuna- a patto che non vengano mai a mancare il rigore, l'impegno e l'entusiasmo.
nella mia carriera di teatrante, ormai orrendamente lunga, ho aperto vari teatri, ho partecipato alle prime edizioni di festival importanti; ho seguito queste iniziative negli anni successivi.
ma purtroppo a Roma le cose belle tutto a un tratto - puf! - vengono ingoiate da chissà quale nuvola passeggera e scompaiono. lasciando tutti con il naso all'insù a domandarsi cosa è successo.
è successo che "le ragioni della politica sono altre e diverse" come mi disse anni fa un'esponente autorevole del panorama teatrale itaiano.
io 'ste ragioni non l'ho capite! chi me le spiega?
Sabina de Tommasi