28.4.11

Associazione della Stecca

Nel 1946 a Enna alcuni ragazzi appassionati di biliardo, si incontrano a via Sant'Agata per giocare... e per parlare.
Hanno tra i 20 e i 25 anni. Alcuni sono già laureati, altri sono in procinto di farlo.
Le animate discussioni iniziate al biliardo proseguono su e giù per via Roma, anche quando le attività chiudono, anche quando la città dorme.
Parlano del loro futuro e discutono soprattutto se rimanere in Sicilia o andare in Continente.
I loro primi 20 anni sono stati il Ventennio, ora hanno una vita davanti e un paese da ricostruire.
Dopo tanto camminare, dopo tanto parlare, il 22 ottobre del '46 fondano l'Associazione della Stecca.
Questo il loro statuto:
Art. 1 - E' costituita in Enna l'Ass. della "Stecca" con la finalità di raccogliere nel suo seno tutti i giovani che aspirano ad andarsene definitivamente da Enna.
Art. 2 - L'associazione è apolitica, agnostica, astemia.
Art. 3 - Essa ha in dotazione una Stecca da biliardo che verrà, all'atto della costituzione, intaccata in tante parti quanti sono gli iscritti. A ciascun iscritto partente verrà consegnata una parte della stecca che in tal modo andrà via via consumandosi.
Art. 4 - Il primo Presidente viene eletto per votazione segreta tra i soci. Egli rimane in carica sino alla partenza del primo socio. In tal caso, se il partente è persona diversa dal Presidente, egli deve rassegnare le sue dimissioni in favore del partente. Il neo-Presidente partente elegge il suo successore, cedendo a questi la stecca.
Art. 5 - In caso di ritorno definitivo in Enna, il socio è tenuto a restituire il pezzettino di stecca ed a versare alla cassa dell'Associazione la somma di lire 500.=
Art. 6 - I soci verseranno, all'atto della iscrizione, una quota sociale di lire 10.= che sarà devoluta al primo partente, pro spese di facchinaggio. Il versamento della quota dovrà ripetersi ad ogni successiva partenza.
Art. 7 - Il Segretario, Amministratore, Depositario, Usciere, Fattorino viene nominato dal 1° Presidente e dai suoi successori nella persona del socio, che per la sua possibilità di rimanere eternamente ad Enna, offre maggiore garanzia ed affidamento.

I soci si impegnano di ricostruire la stecca nella notte di S. Silvestro 1949 (millenovecentoquarantanove) a Roma. L'appuntamento resta sin d'ora fissato per le ore ventiquattro di detto giorno nei locali del Bar Esedra.
I soci sono: S. M., U. D., S. D. C., P. F., G. T. e A. D. T. mio padre.
Sabina de Tommasi, letto il 21 aprile 2011 a TBQ durante la serata di lettura condivisa Storie minime

clicca QUI per ascoltare la lettura

Licenza Creative Commons
Questo racconto è pubblicato sotto una licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.